Il “mestiere” del genitore si sa, è il mestiere più difficile di questo mondo. Tutti i genitori vorrebbero quello che, secondo loro, è meglio per il proprio figlio o figlia, tutti loro vorrebbero proteggerli da possibili situazioni scomode e stimolarli per far uscire le loro vere potenzialità. Eppure, il mestiere del genitore non sempre riesce ad ottenere questi risultati. Molto spesso questo è dovuto al carattere del bambino, ognuno di noi ha una sua personalità, ma spesso, il fallimento di noi come genitori può nascere da esperienze passate che ci hanno segnato a tal punto, da riversare le nostre sensazioni sui nostri figli.
E’ sufficiente guardare un bambino non amato e accettato per individuare i segni lasciati dalla mancanza di affetto. Purtroppo quando un bambino non percepisce l’amore di un genitore (o di entrambi) si sentirà sempre inadeguato e fuori posto. Sono molte le famiglie disfunzionali, con uno o entrambi i genitori assenti, violenti o svalutanti.
Alla nascita e durante i primi mesi della sua vita, il neonato cerca l’amore emotivo della madre e la presenza rassicurante del padre. Quando queste cose vengono a mancare, si gettano le basi per quella che poi sfocerà nella mancanza di affetto, che molto spesso il bambino porterà con se anche in età adulta.
Il bambino infatti, non è in grado di pensare che i propri genitori sbaglino, ma il meccanismo che scatterà all’interno della loro mente gli dirà solo che è lui inadeguato.
“Se non mi amano loro, allora non merito l’amore”, questo è quello che viene dal pensare al bambino anche in età adulta, che vedrà il mondo come una minaccia e farà di tutto per cambiare la sua situazione. Non riuscendoci, si sentirà ancora più inadeguato.
La vita da adulto
E’ facile ipotizzare come un bambino non amato, una volta adulto avrà a che fare con relazioni inappaganti. La sua fame di amore, il suo bisogno di sentirsi amato, lo spingerà ad accompagnarsi al miglior offerente, poiché ciò che più è importante, è colmare quel desiderio di essere amati. Le caratteristiche della fame d’amore si possono racchiudere in questi punti:
- Bisogno d’amore incolmabile
- Tristezza impossibile da sopportare
- L’amore visto e vissuto come una stampella
- Iper investimento del partner
- Disperata dedizione all’amato/a
- Efferata gelosia
- Possessività
- Bisogno di conferme e di certezze
- Ansia ed ansia da separazione
- Non sentirsi mai abbastanza amati
- Mancanza di interesse per sé e per i propri interessi (con uno spostamento emozionale verso il partner)
- Devozione estrema
- Ansia e panico di fronte ad ogni contrattempo o temporanea distanza dal partner
- Assenza totale di confini con il partner, tendenza alla simbiosi ed al rapporto fusionale.
Per rimodellarsi, affrontando la paura di non essere amati, bisognerà lavorare sul concetto che si ha dell’amore. Bisogna capire che “amore” non è solo concedersi indiscriminatamente, annullandosi per l’altro, concedersi in modo bilaterale, instaurando una relazione di rispetto e fiducia reciproca.
Conclusioni
Quando si diventa genitori, la nostra vita cambia radicalmente. Fare le scelte giuste non è facile e spesso ci si ritrova ad avere dei dubbi, a giudicare il nostro operato come padre o madre, gettandoci in situazioni che sfociano in ansie e paure. E’ tutto normale e fa parte del periodo che si sta vivendo. La cosa davvero importante a cui dovremmo tenere di più è far sentire l’amore al proprio figlio. Anche se piccoli, i bambini sono come spugne ed assorbono sentimenti ed energie nella nostra zona, immagazzinandole al loro interno. Un bambino non amato se ne renderà conto anche se non può parlare. Fare il mestiere del genitore non è semplice, comporta paure, ansie, rischi, ma l’amore dato al bambino deve essere il punto dal quale iniziare per un nostro adattamento alla situazione e per gettare le basi su quello che un giorno sarà il bambino adulto.